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disfunzione erettile

PRP disfunzione erettile

Policologna è stato il primo centro in Veneto autorizzato per il trattamento del PRP in ambito andrologico, ottenendo attualmente risultati soddisfacenti oltre il 70%

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Impiego del PRP in ambito uro-andrologico

L’utilizzo del PRP per curare le patologie dell’apparato urogenitale sia maschile che femminile non è, in verità, una novità, ma è stato introdotto circa 20 anni fa negli Stati Uniti.

Visti i risultati ottenuti nella cura della DE, l’impiego di questa terapia si è diffuso in questi ultimi anni anche in altri paesi, compreso il nostro, dove ormai sono tanti i centri specializzati che erogano questa prestazione a pagamento.

Recenti studi hanno, ad esempio, dimostrato come l’auto-infusione di sangue ad alta concentrazione di piastrine direttamente nella zona pelvica sia in grado di migliorare l’afflusso di sangue entro i corpi cavernosi nei pazienti affetti di impotenza dovuta a ridotta vascolarizzazione.

Le patologie in ambito uro-andrologico che possono essere trattate con questo metodo sono però molto più ampie:

  • Deficit erettile dovuto a fattori fisiologici quali pressione alta, insufficienza cardiaca, diabete, arteriosclerosi oppure rimozione totale o parziale della prostata a causa di tumori;

  • Malattia di La Peyronie, i cui sintomi sono la comparsa di dolore in presenza di erezione con successiva formazione di placche fibrose di tessuto sulla superficie dei corpi cavernosi che incurvano progressivamente il membro fino a rendere impossibile la penetrazione;

  • Dolore pelvico cronico, dovuto a prostatiti, prostata ingrossata o cistiti croniche associate a dispareunia nella donna (dolore durante il rapporto sessuale);

  • Incontinenza urinaria da sforzo sia nell’uomo sia nella donna.

Efficacia del PRP nella disfunzione erettile

L’efficacia del trattamento con PRP nella disfunzione erettile è strettamente correlato al fatto che il concentrato piastrinico infuso proprio all’interno dei corpi cavernosi è in grado di svolgere una potente stimolazione rigenerativa sull’intero sistema vascolare del pene, favorendo un’immediata ri-vascolarizzazione.

Inoltre, le proteine bioattive presenti nelle piastrine auto-infuse sono capaci di stimolare la riparazione di tessuti danneggiati, favorendo la rigenerazione cellulare. Tali effetti sembrano, dunque, in grado di:

  • Aumentare la circolazione sanguigna nell’organo maschile;

  • Potenziare l’erezione;

  • Incrementare la sensibilità e la percezione del piacere;

  • Eliminare il dolore cronico, la formazione di placche e l’incurvamento dovuto a Malattia di La Peyronie;

  • Migliorare l’incontinenza urinaria.

Questi risultati sono confermati da numerosi studi su pazienti affetti da deficit di erezione e altri disturbi dell’apparato urinario.

Trattamento con PRP per disfunzione erettile come si esegue

Il trattamento con PRP per curare la disfunzione erettile prevede l’infusione all’interno dei corpi cavernosi di circa 5/6 ml di plasma arricchito di piastrine almeno una volta a settimana (o una volta ogni 2 settimane) per circa 40/45 giorni.

Al termine dell’infusione, il PRP viene fatto circolare all’interno del membro  e posizionando un elastico alla base dell’organo.

I primi risultati dovrebbero iniziare a manifestarsi fin dalle prime applicazioni, con un recupero di funzionalità a fine trattamento superiore al 77%.

PRP per contrastare l’impotenza a chi è consigliato

L’impiego del PRP nel trattamento dei deficit di erezione è consigliato a tutti coloro che hanno problemi di impotenza dovuti principalmente a una riduzione della funzionalità vascolare.

Considerando, pertanto, che i disturbi cardiocircolatori costituiscono circa il 70% delle cause principali di impotenza, è evidente quale possa essere il futuro sviluppo di questa tipologia di trattamento, insieme ad esempio ad un altro metodo davvero innovativo introdotto solo di recente contro le malattie e disturbi dell’area pelvica maschile quali la terapia ad onde d’urto peniene.

Entrambi questi trattamenti costituiscono, quindi, la nuova frontiera nella cura della disfunzione erettile soprattutto per quei pazienti che non possono o non vogliono sottoporsi a terapia farmacologica con inibitori della fosfodiesterasi 5.

Controindicazioni ed effetti collaterali del PRP

Il trattamento con PRP non presenta effetti avversi e controindicazioni degni di nota. Tale terapia è, infatti, approvata dal MinSan italiano, a patto di essere praticata da medici riconosciuti presso strutture autorizzate.

Gli unici effetti collaterali sono un lieve indolenzimento nella zona dove è avvenuta l’infiltrazione una volta passato l’effetto dell’anestetico locale che viene utilizzato durante la procedura.

Qualora un paziente fosse interessato a sottoporsi a questa metodica, può farne richiesta al proprio medico, il quale valuterà il suo stato di salute generale sottoponendolo ad alcuni esami quali emocromo completo e prelievo delle urine.

Il trattamento, dal momento in cui il sangue viene prelevato, dura circa 20 minuti, ed è necessario ripeterlo per almeno ¾ volte una volta a settimana o ogni due settimane a seconda della gravità dei sintomi e/o del parere del medico.

Costo PRP

Dato che il trattamento con PRP non è ancora inserito fra le prestazioni che vengono passate dal sistema nazionale per curare l’impotenza, il suo costo è completamente a carico che paziente.

A tal proposito è bene sapere che trattandosi di una terapia innovativa eseguita solo presso centri medici specializzati, il prezzo di una seduta è pari a 300 euro a seduta. 

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