
PRP tricologico
Il plasma ricco di piastrine (PRP) è un trattamento innovativo utilizzato per stimolare la crescita dei capelli. Questo procedimento prevede l'estrazione di una piccola quantità di sangue dal paziente, che viene poi centrifugato per separare le piastrine. Le piastrine contengono fattori di crescita che possono migliorare la salute del cuoioelluto e promuovere la rigenerazione dei follicoli piliferi. È unzione sempre più popolare per chi cerca di contrastare la perdita dei capelli in modo naturale.
PRP PER ALOPECIA ANDROGENETICA
In una recente revisione della letteratura è stato verificato che sette studi su nove hanno riportato un aumento significativo della densità dei capelli in soggetti affetti da alopecia androgenetica a seguito di trattamento con PRP. «La metodica ha grande valore anche nelle situazioni di alopecia androgenetica ma solo se utilizzata in casi selezionati e nelle giuste tempistiche». «Occorre infatti individuare prima le cause del problema e intervenire con terapie topiche e farmacologiche così da bloccare la caduta. Solo in seconda battuta, a completamento del quadro di trattamento, ci si può affidare al PRP per stimolare la ricrescita.
In alcuni casi selezionati si può decidere di impiegare la metodica nelle fasi iniziali della caduta, in quel lasso di tempo che in genere serve per decidere se ricorrere o meno alla terapia farmacologica. In ogni caso non è assolutamente opportuno intervenire con il PRP nel momento in cui i capelli cadono copiosamente. Oltre a non arrestare la caduta, c’è il rischio che lo stress provocato dall’ago determini una condizione di peggioramento del quadro clinico».
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​CONCLUSIONI
La metodica con PRP rappresenta un valido supporto nel favorire la ricrescita dei capelli in caso di telogen effluvium e di alopecia androgenetica, alopecia areata in chiazze escluse quella totale e universale. Una revisione della letteratura segnala che su 14 studi non è stato riportato nessun caso di eventi avversi.
«Si tratta di una metodica sicura, che può essere suggerita anche in allattamento per fronteggiare l’indebolimento che può accompagnare il post-partum» conclude la dermatologa. «Le iniezioni possono provocare un lieve dolore che in alcuni casi può persistere per alcuni giorni attenuandosi progressivamente. Anche eventuali piccoli ematomi provocati dall’ago presentano tempi brevi di risoluzione».