Novità nel trattamento dell’Acne, con particolare attenzione all’uso di PRX‑T33 e Polinucleotidi.

Introduzione al trattamento acne PRX T33 e polinucleotidi

L’acne è una condizione cutanea complessa che può richiedere un approccio multidisciplinare e personalizzato. Presso Policologna a Cologna Veneta, l’equipe di dermatologia ed estetica propone trattamenti all’avanguardia per gestire sia le fasi attive dell’acne sia le conseguenze (cicatrici, irregolarità della texture, iperpigmentazioni post-infiammatorie). Oltre agli approcci convenzionali, vengono introdotti protocolli innovativi che utilizzano PRX-T33 e polinucleotidi, anche in combinazione, per massimizzare i risultati.

Cos’è il PRX-T33 e perché è utile nell’acne

Il PRX-T33 è un trattamento medico-estetico senza aghi che combina acido tricloroacetico (TCA al 33 %) con perossido di idrogeno (H₂O₂) e acido cogico.

Principali vantaggi per l’acne e le sue sequelae:

• Stimola il turnover cellulare e la produzione di collagene, contribuendo a migliorare la texture cutanea e la compattezza della pelle.

• Indicato per cicatrici da acne, pori dilatati e atrofie cutanee post-infiammatorie.

• Non richiede tempi di recupero significativi (“downtime”), il che lo rende compatibile con un’attività quotidiana normale.

• Può essere eseguito anche in estate, purché associata una corretta fotoprotezione.

Protocollo tipico presso Policologna

Secondo le indicazioni il trattamento avviene in questo modo:

• Valutazione dermatologica personalizzata.

• Ciclo consigliato: generalmente 4-6 sedute distanziate di circa 1 settimana; successivamente sedute di mantenimento ogni 2-3 mesi.

• Si applica sulla pelle detersa e si massaggia fino a completo assorbimento. Non si esegue peeling profondo con croste visibili, ma una stimolazione interna.

Indicazioni specifiche per l’acne

Nel contesto dell’acne, il PRX-T33 può aiutare a:

• Migliorare la qualità della pelle dopo il controllo dell’acne attiva, intervenendo sulle cicatrici e sulla texture irregolare.

• Schiarire le iperpigmentazioni post-infiammatorie che spesso seguono l’acne.

• Ridurre visivamente pori dilatati e rilassamento cutaneo residuo.

Il ruolo dei Polinucleotidi nella rigenerazione cutanea post-acne

I polinucleotidi sono frammenti di DNA naturali che, una volta introdotti nella pelle (generalmente mediante micro-iniezioni o tecniche compatibili), promuovono una rigenerazione profonda del derma e migliorano l’elasticità, l’idratazione e la compattezza cutanea.

Benefici rilevanti per chi ha avuto acne:

• Miglioramento delle cicatrici da acne, grazie alla stimolazione fibroblastica e alla ristrutturazione del derma.

• Miglioramento della texture della pelle, della tonicità e riduzione visiva di segni residui.

• Effetto antiossidante e stimolante della microcircolazione, utili per una pelle che ha subito infiammazione cronica.

Come viene integrato nel percorso terapeutico il PRX T33 e polinucleotidi

Presso Policologna, il trattamento con polinucleotidi può essere proposto in fase di recupero o manutenzione, spesso in combinazione con altri interventi estetici o dermatologici. In particolare:

• Dopo aver controllato l’acne attiva, si valuta la pelle residua e si programma un ciclo di polinucleotidi per rigenerare il derma.

• Si predilige un approccio combinato: polinucleotidi + PRX-T33 oppure polinucleotidi + microneedling, a seconda delle esigenze del paziente.

• Il numero di sedute varia in base alla severità del danno cutaneo residuo; spesso sono necessari 3-4 sedute ogni 2-3 settimane, con mantenimento ogni 6-12 mesi.

Perché la combinazione PRX-T33 + Polinucleotidi è interessante

Combinate, queste tecnologie offrono un doppio effetto: stimolazione superficiale e profonda.

• Il PRX-T33 attiva il derma senza danneggiare l’epidermide, stimolando collagene ed elastina.

• I polinucleotidi agiscono più nel profondo, rigenerando la struttura dermica e migliorando la qualità cutanea residua dopo l’acne.

• Questa sinergia può quindi essere particolarmente utile nei pazienti che presentano: cicatrici da acne (es. a buccia d’arancia, ice-pick, rolling), iperpigmentazioni post-infiammatorie, pori dilatati e rilassamento cutaneo.

• A Policologna, il dermatologo o medico estetico valuta il piano terapeutico personalizzato, definendo il protocollo più adeguato al tipo di pelle, gravità del danno e obiettivi del paziente.

Quando è il momento giusto per intervenire

Presso Policologna viene sottolineato che:

• Bisogna innanzitutto controllare l’acne attiva con un dermatologo (es. visita dermatologica) prima di passare ai trattamenti rigenerativi.

• Una volta stabilizzata la fase infiammatoria dell’acne, si programma la fase di rigenerazione e trattamento cicatriziale.

• Il paziente deve essere consapevole che i risultati sono progressivi e che la costanza nel protocollo e la cura domiciliari sono fondamentali (es. skincare adatta, fotoprotezione, evitare traumi cutanei).

• È necessario evitare trattamenti aggressivi durante fasi di acne attiva molto infiammata, per non peggiorare la situazione.

Testimonianza e approccio specializzato

Al Policologna, i professionisti operano in una struttura specializzata in dermatologia ed estetica avanzata. I pazienti ricevono:

• Visita dermatologica iniziale per valutare gravità dell’acne, tipologia di pelle, presenza di cicatrici e pigmentazioni.

• Un piano di trattamento su misura, che può comprendere terapie mediche, laser, peeling, PRX-T33 e polinucleotidi.

• Supporto continuo per il mantenimento e la prevenzione delle recidive.

Conclusione

Se stai cercando una soluzione specializzata per l’acne o i suoi esiti nel territorio di Verona, il Policologna di Cologna Veneta rappresenta un riferimento valido. I trattamenti innovativi come il PRX-T33 e i polinucleotidi offrono nuove prospettive nel miglioramento della qualità della pelle dopo l’acne, con protocolli personalizzati, senza tempi di recupero significativi e combinabili con altri interventi.

Nota bene: ogni trattamento medico-estetico va sempre preceduto da un consulto con medico specialista che valuti la situazione clinica specifica, le controindicazioni e definisca il protocollo più idoneo.