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Plasma ricco di piastrine

Il PRP è un trattamento di rigenerazione cellulare che sfrutta le proprietà del sangue di ricostruzione delle cellule.

Il sangue prelevato dal paziente ed arricchito di fattori di crescita stimola la rigenerazione e la rapida riparazione dei tessuti.
Il PRP viene impiegato in medicina estetica, andrologia e per il trattamento di patologie articolari degenerative.

PRP Andrologia

I vantaggi

Direttamente dagli Stati Uniti è arrivato da poco anche in Italia l’utilizzo del PRP (plasma arricchito di piastrine), già da tempo  in uso in Medicina Estetica, ortopedia e traumatologia,  in dermatologia e in tricologia, chirurgia plastica e ricostruttiva,  oftalmologia e odontoiatria,. con nuove, interessantissime indicazioni, nella disfunzione erettile maschile, negli incurvamenti penieni da Malattia di La Peyronie  e nel dolore pelvico cronico maschile e femminile, con particolare riguardo alla vulvodinia e alla dispareunia, oltre che nella incontinenza urinaria. Negli Stati Uniti è divenuto rapidamente uno dei metodi più efficaci per il trattamento di queste patologie.

Un recente lavoro sul modello animale ha dimostrato che ottimizzando la preparazione del PRP (con una maggiore quantita’ di fattori di crescita di derivazione piastrinica come il PDGF- AB) si ottiene una pappa piastrinica più stabile e la sua infiltrazione all’interno dei corpi cavernosi penieni facilità un rapido recupero della funzione erettiva con maggiore preservazione del numero di assoni mielinici.

La disfunzione erettile, chiamata fino a qualche tempo fa impotenza, colpisce, solo in Italia almeno tre milioni di persone.

Di questi solo un terzo si cura utilizzando uno dei tanti farmaci dedicati, genericamente indicati come inibitori della fosfodiesterasi di tipo 5 ( Viagra e similari), che devono essere prescritti e utilizzati sotto controllo medico.

Il deficit di erezione, cioè la difficoltà parziale o totale di ottenere o mantenere  l’erezione fino al completamento del rapporto sessuale, può avere diverse cause, sia fisiche che psichiche. Tra le cause organiche,  la più frequente  è legata a problemi di circolazione sanguigna nei corpi cavernosi del pene, come avviene nel diabete, nell’ipertensione arteriosa  e nell’arteriolosclerosi ad essa correlata, nonchè a seguito di interventi chirurgici molto diffusi come l’asportazione della  prostata  per carcinoma  o la resezione  del sigma-retto per tumori a questo livello. Va sottolineato che in una notevole percentuale di casi il trattamento farmacologica o risulta inefficace fin dall’inizio o lo diventa col tempo, lasciando aperta la strada  solo all’impianto di protesi peniene, in genere poco accette.

La malattia di La Peyronie, nota anche come “Induratio Penis Plastica” (IPP), è molto più frequente di quanto si pensi,  può insorgere in qualsiasi momento della vita,  provoca dolore all’erezione in un primo tempo inducendo poi  la comparsa di placche fibrose alla superficie dei corpo cavernosi che incurvano progressivamente il pene fino a impedire la penetrazione. Diffusissimo anche il dolore pelvico cronico, etichettato il più delle volte come prostatite cronica abatterica nel maschio e come cistite interstiziale o sindrome della vescica dolorosa, vulvodinia e  dispareunia (rapporti sessuali dolorosi) nella donna, alla base pertanto delle maggiori disfunzioni sessuologiche femminili.  Inoltre la pratica del PRP puo' essere applicata con ottimi risultati per il Lichen scleroatrofico.

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